Diario d'angolo
In ricordo di Gabe
venerdì 18 giugno 2021
I femminicidi dei luoghi come il Pashtunistan
Tu foglia
Tu foglia
Com'è possibile che
cadano le foglie di primavera?
Tu foglia dai colori sgargianti
che ci fai sul sentiero
rovinata a terra?
La tua caduta è acerba
ma zefiro alita una spira di vita
e tu innalzi nell'immensità
E ora tu sei nel canto dell'usignolo
nel tubare del colombo
nei petali di pesco che danzano su di noi
sui nostri ricordi
for Gabe
Daniela °nuvolotta° Frigo
lunedì 7 giugno 2021
Il sole e le viole
Il sole e le viole
Lungo la via tra le violette
e il fior del tarassaco,
sul ciglio, osservo
il sole, e le viole.
E penso all'estate,
e quel fiore che nessuno vuole,
che nessuno coglie,
quando un bambino,
piano piano soffierà quei semi,
e si godrà nel vederli fluttuare
piano piano e a mano a mano cadere.
Un semino soffierò,
sempre in più in alto lo manderò,
così piccino, piano pianino gli
sussurrerò, di entrare nel tuo
giardino, tu con i tuoi occhi di
bambino, e con l'animo sereno
il suo profumo sentirai.
Quel profumo di polline giallo,
quel calore di sole,
che oggi nasce tra le viole.
Daniela °°nuvolotta°° Frigo
giovedì 20 maggio 2021
Dobbiamo cominciare a pensare
Dobbiamo cominciare a pensare come un fiume, se vogliamo lasciare un patrimonio
di bellezza e di vita per le generazioni future.”
David Brower, ambientalista
lunedì 17 maggio 2021
Non ho più te, sono sola al mondo
Fragile - Fiorella Mannoia
Mai nessuna meraviglia potrà più toccarmi
mai nessuna comprensione potrà mai guarirmi
mai nessuna punizione sarà più severa
mai nessuna condizione sarà mai più vera
Se il mio cuore avesse fiato correrebbe ancora
e invece resta lacerato dentro una tagliola
quale grado di stupore potrei superare
quale tipo di dolore potrei consumare
Non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
È un altare di ricordi questa stanza nera
sacro luogo di promesse per la vita intera
quanto nitido rancore dovrò cancellare
quale livido silenzio dovrò sopportare
Non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
Non ho più te, sono fragile perché
non ho più te
Sono fragile perché sono un nido caduto
sono fragile perché non ho più te
sono fragile perché sono seta nel fuoco
sono fragile perché non ho più te
Non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
non ho più te, sono sola al mondo
non ho più te, buio più profondo
lunedì 10 maggio 2021
Fai alla prossima generazione quel che vorresti che la generazione precedente avesse fatto a te.
Fai alla prossima generazione quel che vorresti che la generazione precedente avesse fatto a te.
La base di ogni etica è la regola d’oro, detta anche etica della reciprocità: fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te. Ma non è più sufficiente che questa regola abbia una dimensione orizzontale, vale a dire che valga solo tra «noi» e «gli altri». È ora di renderci conto che la regola d’oro ha anche una dimensione verticale: fai alla prossima generazione quel che vorresti che la generazione precedente avesse fatto a te.
Semplice. Ama il prossimo tuo come te stesso. E qui dobbiamo includere, naturalmente, anche le generazioni future. Dobbiamo includere chiunque vivrà sulla Terra dopo di noi, nessuno escluso.
Gli esseri umani, infatti, non vivono tutti contemporaneamente. L’umanità non popola la Terra tutta nello stesso momento. Molti uomini hanno vissuto prima di noi, alcuni sono in vita adesso e altri verranno dopo la nostra morte. Ma anche loro saranno esseri umani come noi. Dobbiamo agire nei loro confronti come vorremmo che loro avessero fatto nei nostri se fossero vissuti prima di noi.
È una norma molto semplice. Non possiamo lasciare in eredità un pianeta che vale meno di quello su cui abbiamo avuto la possibilità di vivere noi. Con meno pesci nei mari. Meno acqua potabile. Meno cibo. Meno foreste pluviali. Meno paesaggi alpini. Meno barriere coralline. Meno ghiacciai e piste da sci. Meno piante e animali…
Meno bellezza! Meno meraviglie! Meno gioia e splendore!
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
Il mondo di Anna di Jostein Gaarder
Sai, vorrei che all’umanità e a tutto quello che nasce e cresce su questo pianeta fosse concessa una nuova opportunità. Si potrebbe fare come nelle gare di tiro al bersaglio: se sbagli al primo colpo, hai un’altra chance. Non sarebbe straordinario? Quando si fa una stupidaggine, non bisogna starsene lì a crogiolarsi nella colpa e nella vergogna. No, bisogna alzarsi e rimediare ai danni.”
Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
“Perché non iniziamo a leggere insieme? Leggiamo lo stesso libro più o meno in contemporanea. Così, insieme, ci immedesimiamo in altri mondi. Entriamo e usciamo dagli stessi paesaggi immaginari. In questo modo, col tempo, avremo una grande cerchia di conoscenti virtuali. E potremo fare le scampagnate in montagna con un lungo seguito di amici invisibili.”
“Ok. Affare fatto”
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
Secondo una vecchia parabola, una rana che viene immersa nell'acqua bollente salterà immediatamente fuori per salvarsi la pelle. Ma se la rana viene immersa in una pentola d'acqua fredda che viene scaldata lentamente, non percepirà il pericolo e finirà lessata.”
La nostra generazione è come questa rana? O è la società in cui viviamo ad assomigliarle?
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
“Il problema climatico e la minaccia alla biodiversità hanno entrambi a che fare con l'avidità. Ma l'avidità, di solito, non preoccupa gli avidi.”
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna
“Pessimismo non è che un'altra parola per pigrizia. Posso essere preoccupata, è diverso, ma i pessimisti hanno rinunciato.”
- Jostein Gaarder, Il mondo di Anna